Profilo della Fondazione Francesco Saverio Nitti

“Quando io penso a tutte le cose buone che si possono fare, a tutto il male che si è fatto; quando vedo ciò che siamo e ciò che possiamo diventare, niuno sforzo mi pare eccessivo, niuna pena più grande. Durerà forse a lungo questo regno dei mediocri? Saremo forse sempre gli schiavi degli stessi errori? Oggi come ieri è tristezza, ma nell’aria sono i segni della riscossa e il malcontento, precursore della rinnovazione, comincia a conquistare gli animi”.

Questa citazione tratta da un testo di grande modernità di Francesco Saverio Nitti, Napoli e la questione meridionale, del 1903, rappresenta in larga parte lo spirito che anima il profilo stesso della Fondazione che si ispira al pensiero e all’opera di Nitti per valorizzarne la conoscenza e l’approfondimento e altresì per sviluppare – a partire da tale impegno – azioni collocate nella visione del cambiamento possibile di contesti; partendo dalla capacità di reazione delle classi dirigenti e non da ennesimi programmi di assistenza e di trasferimento di risorse che hanno nel tempo  alimentato inerzie e intermediazioni  che troppe volte si sono confuse nella illegalità o comunque nel naufragio degli scopi di sviluppo economico e civile.

Un profilo dunque di analisi e di intervento culturale, in cui – come avviene in molte fondazioni ispirate al presidio di figure importanti nella storia del paese (o di altri paesi) – è il Comitato scientifico il luogo di selezione dei progetti ed è il Consiglio di Amministrazione il luogo della valutazione della loro compatibilità con le risorse e le capacità attuative che la Fondazione sa e saprà mobilitare.

Un profilo in cui vi è spazio di partecipazione sia per enti e istituzioni che credono nelle ragioni di fondo e negli scopi della Fondazione esprime, sia per singole persone che – attraverso l’adesione al primo dei soci fondatori e cioè l’Associazione “Francesco Saverio Nitti” (che mantiene la sua vita autonoma, presidiata da organi direttivi e scientifici) – che hanno maturato un’adesione culturale e civile e intendono essere parte attiva del quadro di attività che si intende promuovere.

Infine un profilo radicato principalmente nel territorio della Basilicata – in cui Nitti nacque, in cui fu eletto parlamentare, in cui vi soggiornò per tutta la vita che gli fu concesso di vivere in Italia e in libertà (perché oltre vent’anni durò il suo esilio in Francia cagionato dal regime fascista che gli distrusse casa minacciando fisicamente lui e la sua famiglia).

Al radicamento sul territorio si uniscono le necessarie proiezioni nazionali e internazionali (essenzialmente a Roma e a Parigi) che furono i luoghi in cui Nitti mise al servizio del paese e della comunità internazionale la sua moderna analisi, la sua etica nella vita politica, la sua capacità di discutere e di argomentare, lasciando al riguardo una vasta opera di scrittura che la Fondazione intende affrontare per ogni adeguato progetto di valorizzazione.

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